Pubblicato il: 02 Marzo, 2017  458

Voucher 2017: nuove proposte, utilizzo e rischio di oppressione

I voucher croce e delizia del lavoro giovanile potrebbero uscire di scena o essere riformulati proprio quest'anno

Voucher 2017: nuove proposte, utilizzo e rischio di oppressione

I voucher croce e delizia del lavoro giovanile potrebbero uscire di scena o essere riformulati proprio quest'anno


Secondo gli ultimi dati forniti dall’Inps, nel 2016 sono stati erogati 133,8 milioni di voucher per la retribuzione del lavoro occasionale. Rispetto al 2015 sono stati venduti, quindi, quasi il 24% in più di buoni lavoro. Cifre alla mano è ormai chiaro che il problema dei voucher, ideati originariamente per contrastare il lavoro nero, “non è l’uso ma l’abuso”, come dichiara Tito Boeri, Presidente dell’Inps.

Voucher 2017: ecco come cambiarne l’utilizzo improprio

 


Tito Boeri afferma che nel momento in cui vengono utilizzati a fronte di più ore di lavoro effettuate, non sono nient’altro che un’espediente di copertura del lavoro nero e il voucher sta cambiando l’identità originaria pensata dal suo ideatore. Molte le proposte dalla modifica all’abolizione del buono lavoro.

Le proposte del Parlamento sono firmate da Scelta Civica, Pdl, Pd e Ms5, i quali propongono di limitare l’uso dei voucher esclusivamente al lavoro occasionale e accessorio.  La proposta del Parlamento prevede inoltre, la vendita dei voucher in tabaccheria, fatta esclusione di imprenditori e professionisti, che dovrebbero servirsi di modalità telematiche.

Voucher 2017: le nuove proposte del Governo

 

Il Governo propone per i Voucher due possibilità: la riduzione della validità del voucher a 3-6 mesi (rispetto ai 12 attuali) e l’abbassamento del tetto attuale di 7 mila euro annui e la circoscrizione dei settori di utilizzo dei buoni lavoro.

Qualora quest’ultima ipotesi non fosse possibile, i lavoratori contrattualizzati non potranno più usufruire di voucher per il riconoscimento delle ore di straordinario. Il sindacato é ancora di altro avviso, e vorrebbe vedere la complegta eliminazione di tale strumento.

Voucher 2017: la posizione della Cgil

 

La CGIL si schiera invece chiaramente a favore della totale soppressione dei voucher, o quantomeno della riduzione al minimo degli stessi in termini di utilizzo. I destinatari dei buoni lavoro sono i soggetti deboli del mondo del lavoro come pensionati, studenti, disabili, soggetti in difficoltà presso le comunità di recupero, inoccupati e lavoratori extracomunitari regolari.

E chi se ne serve inoltre è costretto comunque a stipulare un contratto di lavoro subordinato occasionale con il lavoratore, il quale può prestare servizio presso lo stesso datore di lavoro, per un massimo di 40 giorni all’anno (equivalente a 2500 euro di compenso). Lo scopo del Governo sarà quello di individuare e scegliere lo strumento migliore per la regolazione del mercato del lavoro. Una cosa, assicura Poletti, è ormai chiara: “si potrà usare i voucher solo per attività realmente occasionali “, mai, dunque, per sostituire i contratti di lavoro.

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