Aggiornato al: 04 Aprile, 2017  1924

Isola dei Famosi: paura per Raz Degan

Quello che per molti sarà certamente il vincitore dell'edizione 2017 dell'Isola dei Famosi potrebbe non arrivare in finale

Isola dei Famosi: paura per Raz Degan

Quello che per molti sarà certamente il vincitore dell'edizione 2017 dell'Isola dei Famosi potrebbe non arrivare in finale


Chi segue l’Isola dei Famosi 2017 sin dall’inizio, ma anche chi si è appassionato solo nelle ultime puntate, sa benissimo che per questa edizione non è ipotizzabile nessun altro vincitore al di fuori di lui. Se infatti Giulio Base nelle settimane ha raccolto l’antipatia del pubblico per via del suo essere quasi succube dell’odiatissima Samantha De Grenet, gli altri naufraghi non stanno certo più simpatici, a cominciare da Moreno per finire a Malena e Nancy, considerate, a torto o a ragione, come due strateghe.

Isola dei Famosi news: Raz Degan e l’infortunio al piede

Ma cosa succederebbe se Raz Degan fosse costretto ad abbandonare l’Isola dei Famosi prima della finale? No, non è uno scherzo, bensì un’ipotesi tutt’altro che remota, da momento che di recente il modello e attore israeliano è alle prese con un lieve, ma fastidioso infortunio.

Si tratta di taglio al dito – quasi certamente dovuto alla puntura di uno scorpione – che gli sta causando non pochi disagi, costringendolo alla quasi completa immobilità. Nonostante i molti farmaci presi, Degan è alle prese con forti dolori e con una ferita che non vuole saperne di guarire.


Isola dei Famosi gossip: il naufrago costretto all’immobilità assoluta

“È un dolore serio, questo dito può essere crisi o opportunità” ha dichiarato il naufrago, che una volta mandata via la nemica per eccellenza Samantha De Grenet è riuscito persino a instaurare un rapporto con Giulio Base. “Mi piacerebbe superare i limiti”, ha poi precisato, mostrando ancora una volta di essere un vero guerriero.

E nonostante l’infortunio, Raz sembra non perdere il suo proverbiale senso dell’umorismo, visto che di recente ha detto alle telecamere (riportando poi la cosa anche ai suoi colleghi naufraghi, che hanno un po’ storto il naso: “Provare a fare nulla è un’esperienza che può legarmi ai miei compagni, che non fanno nulla tutto il giorno.”