Pubblicato il: 18 Ottobre, 2017  10133

Una vita anticipazioni dicembre 2017, Cayetana uccide e Teresa la salva

La dark lady si macchia di un terribile delitto, ma la Sierra riesce a salvarla

Una vita anticipazioni dicembre 2017, Cayetana uccide e Teresa la salva

La dark lady si macchia di un terribile delitto, ma la Sierra riesce a salvarla


La dark lady commetterà l’ennesimo omicidio, come vedrete nelle puntate Una Vita di Dicembre 2017, e lo farà per evitare la morte a Teresa, ma questo crimine sconvolgerà completamente la sua esistenza. La Varela infatti, in punto di morte, confesserà a San Emeterio che Cayetana non ha agito per legittima difesa, ma che l’ha colpita nonostante lei avesse abbandonato il proposito di uccidere la Sierra.

A quel punto Mauro arresterà la Sotelo-Ruz che in seguito verrà condannata a morte, ma subito dopo la sentenza ci sarà un’inaspettata evoluzione della storyline con Cayetana che comincerà a dare segni di pazzia e Teresa che si batterà per lei fino a riuscire ad evitarle il patibolo.

Cayetana uccide Humildad per salvare Teresa

Cayetana scoprirà da Padre Fructuoso che Humildad ha intenzione di uccidere Teresa. A quel punto si precipiterà nel suo appartamento e, nonostante Humildad abbia rinunciato al suo criminoso proposito, la colpirà alla testa procurandole una ferita molto grave.


La Varela non riuscirà a riprendersi e questo colpo la porterà alla morte dopo alcuni giorni di agonia. In punto di morte Humildad, sollecitata dal commissario del Valle, rilascerà una dichiarazione formale nella quale accuserà Cayetana di averla colpita con l’intenzione di ucciderla e non per leggittima difesa.

Cayetana condannata a morte

Mauro con la complicità del commissario Del Valle, ed avvalendosi della dichiarazione rilasciata dalla sua ormai defunta consorte, riuscirà a dimostrare che Cayetana ha agito con l’intenzione di uccidere e la farà condannare alla pena capitale.

La dark lady, grazie alla sua amicizia con la regina, trascorrerà gli ultimi giorni della sua vita nel convento gestito dalla terribile suor Ascension. La madre superiora, corrotta con del denaro da Ursula, riserverà un trattamento tutt’altro che tenero a Cayetana vessandola in ogni modo ed invitandola ad autoflaggellarsi per espiare tutte le sue colpe.

Ursula scopre la verità

Ursula, avvicinandosi con una scusa allo psichiatra di Teresa, riuscirà a venire in possesso della cartella clinica della maestra e scoprirà che la Sierra è la vera erede dei Sotelo-Ruz. La perfida istitutrice in possesso della scomoda verità si recherà da Cayetana e le dirà tutto ciò che ha scoperto con la chiara intenzione di farle del male. In seguito alla confessione di Ursula, la dark lady comincerà a manifestare chiari segni di squilibrio mentale parlando con German, Manuela e Carlota come se questi fossero ancora in vita.

Proprio nel giorno prescelto per eseguire la condanna a morte, arriva il tanto clamoroso quanto inatteso colpo di scena. Cayetana infatti, mentre sta per essere condotta al patibolo, si scaglia contro suor Ascension colpendola con un grosso crocefisso. Subito dopo la spoglierà della tunica e la indosserà per scappare dal convento senza dare nell’occhio. Mauro insieme a Fabiana e Teresa cercherà di rintracciare la fuggitiva ma, trovandola sulla tomba della piccola Carlota intenta a cercare di estrarla viva da sotto terra, non potrà fare altro che disporre il suo ricovero in ospedale.

Teresa intercede per Cayetana

Cayetana in ospedale continua a dare segni di pazzia scambiando Teresa per CarlotaMauro comincia a temere che lei possa farla franca visto che, se si dovesse confermare la sua infermità mentale e la perdita della ragione, la sentenza a suo carico sarà sicuramente annullata.

Teresa è consapevole di questo particolare e intercederà in favore dell’amica, recuperando prima di tutti la cartella clinica attestante la pazzia della Sotelo-Ruz e consegnando la documentazione ad un abile legale. Grazie alla mossa di Teresa, Cayetana eviterà la condanna a morte in quanto il giudice farà proprio ciò che temeva San Emeterio, annullando la precedente sentenza di condanna a morte.

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