Pubblicato il: 05 Luglio, 2018  3568

Niccolò Bettarini parla dopo la terribile aggressione: il racconto shock

Dopo la grande paura della scorsa notte in discoteca, il figlio d'arte ha svelato le sue condizioni attuali

Niccolò Bettarini parla dopo la terribile aggressione: il racconto shock

Dopo la grande paura della scorsa notte in discoteca, il figlio d'arte ha svelato le sue condizioni attuali


Qualche notte fa, il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini ha subito una gravissima aggressione. Niccolò era di ritorno da una serata in discoteca, quando è stato accoltellato brutalmente. Urgentemente è stato trasportato nell’ospedale più vicino, dove ha potuto lentamente recuperare. A distanza di alcuni giorni dal tragico episodio, lo stesso giovane ragazzo ha deciso di raccontare i passi di quegli orribili istanti. Adesso le sue condizioni sarebbero piuttosto buone, ma la paura rimane ancora.

Niccolò Bettarini: le parole dopo l’aggressione!

Dopo l’aggressione ricevuta alla fine di una serata in discoteca, Niccolò Bettarini ha fatto preoccupare davvero tutti. E’ stata la madre Simona Ventura a rassicurare i fan e i familiari con un post pubblicato su Instagram. In quell’occasione, la Ventura aveva scritto: “Dopo questa lunga, lunghissima giornata, posso dire che è andata bene. Stai migliorando, grazie a Dio. Sei stato coraggioso e ti voglio bene e anche di più”. A distanza di qualche giorno, il giovane Bettarini ha deciso di raccontare il tutto in un’intervista: “Mi ha dato alcuni buffetti sulla faccia cercando di provocarmi, io ho provato a respingerlo, ma mi sono trovato in mezzo a più di dieci persone e non ho capito più nulla”. Il ragazzo sarebbe stato colpito 11 volte da un’arma da taglio.

Niccolò Bettarini: il terribile racconto del ragazzo


Di colpo, Niccolò Bettarini si è ritrovato a terra: “Sono caduto a terra e quando Zoe è venuta a soccorrermi le è arrivato un calcio in faccia. Subito dopo sono scappati tutti”. L’amica, che era con lui quella sera, ha cercato di difenderlo in tutti i modi e avrebbe anche sentito: “Sei il figlio di Bettarini, ora ti ammazziamo”. “Sono dispiaciuto per lui, ho saputo solo in carcere che è il figlio di Bettarini, non sono io l’autore di quel gesto e non ho visto chi è stato”, ha raccontato uno dei fermati di quella notte. Intanto, i principali 4 fermati per il pestaggio hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti alle domande del gip Stefania Pepe. Stando a quanto riportato dai verbali, gli artefici avrebbero agito insieme “con almeno altre sei persone”, ancora da identificare. Per loro, l’accusa è di tentato omicidio.

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